Come proteggere la pelle dalla luce Blu?

Ogni giorno, la nostra pelle  ci deve proteggere e far da schermo da vari fattori esterni, come per esempio i raggi solari e la luce blu emanata dai device, che quotidianamente utilizziamo.

Sorge pertanto spontanea la domanda su quali effetti questi fattori esterni possono avere sulla nostra pelle. Conosciamoli quindi più da vicino.

Tipologie di raggi UV

Siamo esposti quotidianamente ai raggi UV, che in gran parte derivano dal sole e si dividono in 3 categorie.

  • Raggi UVA (315-400 nm) – raggiungono il derma in profondità e sono responsabili del photoaging.
  • Raggi UVB (280-315 nm) – raggiungono lo strato basale dell’epidermide e vengono definiti “starter della melanogenesi”
  • Raggi UVC (100-280 nm) – sono totalmente assorbiti dall’atmosfera, quindi non raggiungono la superficie terrestre.

Quando si parla di raggi UV, sentiamo spesso parlare di quelli che sono gli aspetti dannosi per la nostra pelle. L’esposizione a questo tipo di radiazioni comporta eritema, scottature e invecchiamento, ma è bene ricordare che l’esposizione controllata al sole apporta anche numerosi benefici.

Infatti esporsi al sole

  • promuove il metabolismo della vitamina D;
  • comporta un’azione antisettica e antibatterica;
  • migliora lo stato di alcune malattie della cute (eczemi, dermatiti….);
  • ha un potente effetto antidepressivo sulla nostra psiche.

Mentre sono noti gli effetti collaterali del sole, la domanda che molti si pongono è “quanto influiscono le luci blu sul benessere della nostra pelle e, più in generale, del nostro organismo?”

Cos’è la luce blu?

Durante la pandemia, abbiamo intensificato l’uso dei dispositivi elettronici. Ogni volta che stiamo davanti al PC, usiamo lo smartphone e guardiamo la TV, veniamo in contatto con la luce blu.

Si tratta di una radiazione elettromagnetica con una lunghezza d’onda compresa tra i 380 e i 500 nm (nanometri), emessa dal sole ma anche dai dispositivi elettronici e dalle luci a LED.

Questa particolare luce ha una capacità di penetrazione maggiore rispetto ad altre e può quindi causare degli effetti dannosi sulla nostra pelle a breve e lungo termine, tra cui ad esempio

    • irritazione e secchezza agli occhi
    • stanchezza visiva
    • insonnia
    • mal di testa.

Siamo abituati a incolpare i raggi UV e l’inquinamento atmosferico quali cause dell’invecchiamento cutaneo, ma un altro effetto dannoso della luce blu è proprio il photoaging.

Ora è il momento di chiedersi: ci sono effetti visibili sulla pelle da un’esposizione eccessiva a questo tipo di luce? La risposta è sì. La luce blu indebolisce la barriera cutanea e può alterare il naturale colorito della cute, favorendo la formazione di macchie cutanee.

Inoltre lo stress ossidativo che ci raggiunge dagli schermi di tablet, computer e smartphone può alterare la qualità del collagene e dell’elastina, componenti fondamentali della pelle, che aiutano a mantenere tono, compattezza ed elasticità.

Tuttora, però, gli studi sulla luce blu sono in continuo aggiornamento: alcuni dicono che il quantitativo di queste radiazioni è troppo basso per causare danni evidenti.

Allora come ci dobbiamo comportare?

È buona abitudine proteggere sempre la pelle con dei filtri, sia in estate che in inverno. Impariamo quindi a scegliere dei prodotti per la nostra skin care routine, che presentino un SPF adeguato e una gamma di antiossidanti.

– articolo scritto dalla Prof.ssa Claudia Bademer – docente di Cosmetologia