Esfoliazione della pelle: metodi e particolarità

Quotidianamente sulla nostra pelle si depositano polveri, particelle di inquinamento e residui di trucco che il semplice detergente non riesce a rimuovere. Questi fattori ambientali, insieme al naturale processo di rigeneramento cutaneo, sono complici della formazione di depositi di sebo e dell’ostruzione dei pori i quali, se non vengono trattati nel modo corretto, possono portare nei casi più gravi allo sviluppo di irritazioni e infiammazioni cutanee.

Grazie all’esfoliazione possiamo contrastare l’insorgenza di queste problematiche e promuovere il turnover cellulare, cioè il fisiologico rinnovamento dell’epidermide, attuando una pulizia profonda della pelle di viso e corpo. 

Esfoliare, infatti, significa rimuovere ogni traccia di impurità permettendo alla pelle di tornare a respirare e rigenerarsi correttamente, incentivando anche la sintesi di collagene ed elastina

Nonostante sia una pratica molto importante per il benessere dell’epidermide, il trattamento esfoliante non va effettuato ogni giorno, ma deve tenere in considerazione lo stato della pelle e le tempistiche del suo naturale turnover cellulare.

Tipologie di esfoliazione

Esistono diversi metodi per realizzare un trattamento esfoliante, ognuno con proprietà specifiche per il tipo di pelle e zona che andremo a trattare. 

Le principali tipologie di esfoliazione sono:

  1. meccanica manuale, mediante l’utilizzo di scrub;
  2. meccanica con l’utilizzo di apparecchiature: brossage e ultrasuoni;
  3. chimica, mediante l’utilizzo di acidi;
  4. enzimatica.

Cerchiamo ora di capire la differenza tra questi quattro tipi di esfoliazione, in modo da scegliere quella che meglio si adatta alle nostre esigenze e necessità, sulla base anche degli effetti che vogliamo ottenere dal trattamento.

Gli scrub

Gli scrub sono una vasta gamma di prodotti che grazie alla presenza di granuli, massaggiando con movimenti circolari, aiutano la rimozione delle cellule morte.

I granuli possono essere di diversa granulometria (grandezza) e di diversa origine (ad esempio naturale o sintetica).

Per effettuare uno scrub viso utilizzeremo una granulometria più piccola rispetto ad uno scrub corpo, per evitare irritazioni e lesioni.

In questi prodotti possiamo trovare dei granuli derivanti dai noccioli di varie piante. Molto utilizzato negli scrub viso è quello dell’albicocca, per la sua particolare delicatezza a contatto con la pelle, oppure lo zucchero. Il sale, invece, è più indicato per il trattamento delle zone del corpo, grazie anche alla sua forte azione drenante.

Brossage e Ultrasuoni

Il brossage è un’apparecchiatura estetica che grazie a delle spazzole rotanti permette di detergere e allo stesso tempo effettuare una pulizia più profonda della cute.

Le setole delle spazzole possono essere di morbidezza e materiale diverso a seconda dell’azione che si sta ricercando.  

Questa apparecchiatura, se utilizzata con le setole adatte, si rivela estremamente utile per applicare prodotti cosmetici ricchi di principi attivi, come i sieri, e migliorare l’assorbimento delle loro sostanze funzionali come anche la microcircolazione.

Esfoliazione con acidi

Questo tipo di esfoliazione viene definita anche peeling chimico. L’esfoliazione chimica si contraddistingue dalla classica esfoliazione fisica per la sua azione cheratolitica. 

In pratica, anziché agire come gli esfolianti fisici attraverso lo sfregamento meccanico sulla pelle, l’esfoliazione con acidi riesce a lavorare sulla pelle indebolendo e disgregando le giunzioni intercellulari (i desmosomi) che uniscono un cheratinocita all’altro. Così facendo, sono in grado di favorire il distacco e l’eliminazione delle cellule superficiali morte, stimolando e promuovendo il ricambio cellulare.

Enzimatica

Gli enzimi sono delle proteine che vengono prodotte naturalmente da cellule vegetali e animali. La loro funzione di catalizzatore, cioè di accelerante in processi biologici come la digestione o la maturazione della frutta ad esempio, gli permette di combinarsi ad una sostanza e di trasformarla in qualcosa di nuovo, senza però subire una modifica nella propria struttura. 

Questa caratteristica li rende perfetti per l’utilizzo come esfolianti: dissolvendo lo strato superficiale della pelle eliminano le cellule morte, liberano i pori ostruiti e rivelano una pelle più tonica, luminosa e compatta.  

Il peeling enzimatico, al contrario di quanto si possa pensare, è un trattamento esfoliante molto delicato e adatto per essere effettuato anche sulle pelli più problematiche. Enzimi proteolitici come la Papaina o la Bromelina, infatti, rimuovono impurità e cellule morte solo nei minuti in cui vengono messi in posa, cessando la loro azione quando vengono rimossi.

 

Identificare il tipo di pelle e le problematiche che l’affliggono è fondamentale per scegliere il giusto trattamento esfoliante da effettuare ed è inoltre una delle capacità richieste da un’estetista professionista. 

I metodi di applicazione, come di esecuzione, di questi trattamenti variano in base alle loro singole particolarità: l’importante è tenere sempre in considerazione la naturale fisiologia della pelle e soprattutto non eccedere con l’utilizzo di questi prodotti. Perché sia efficace l’esfoliazione dovrebbe essere effettuata ogni 28 giorni in modo da stimolare la rigenerazione cellulare. Se eseguita in tempi troppo ravvicinati, i suoi effetti potrebbero essere annullati o addirittura causare irritazioni e rossori.

 

In conclusione, i cosmetici formulati per l’esfoliazione apportano comprovati benefici alla pelle perché:

  • promuovono il turnover cellulare;
  • stimolano la produzione di nuove cellule; 
  • e rendono la pelle più levigata, luminosa ed omogenea. 

Proprio per questi motivi, trattamenti esfolianti come peeling chimico o enzimatico vengono spesso indicati nel trattamento di pelli acneiche e problematiche.

– articolo scritto dalla Prof.ssa Claudia Bademer – docente di Chimica, Anatomia, Educazione Alimentare e Igiene