Come determinare il tipo di pelle? Scopri i 5 parametri fondamentali

“Che tipo di pelle ho?” È questa la domanda che chi lavora nel settore dell’estetica si sente rivolgere più spesso. Per poter rispondere è necessario fare un piccolo passo indietro e capire innanzitutto cos’è la pelle.

La pelle, detta anche apparato tegumentario, è l’organo più grande del corpo umano. Questo organo, che ricopre l’intera superficie del nostro corpo, è costituito dall’epidermide, composto da cellule epiteliali, dal derma (tessuto connettivo) e dall’ipoderma o sotto derma, costituito da tessuto adiposo sotto-cutaneo.

La cute svolge diverse funzioni, tra queste la più importante è quella protettiva. Essa infatti ci difende da tutto ciò che sta fuori dal nostro corpo: è il confine tra noi e il mondo esterno.
E sono proprio i fattori esterni che causano la maggior parte degli inestetismi che troviamo ad esempio sul nostro volto. Basti pensare come durante il periodo invernale la nostra cute risulti più secca e screpolata oppure ai rossori, che si creano quando ci esponiamo al sole per troppo tempo senza una protezione adeguata.

Questi inestetismi però non dipendono solo da fattori esterni, esiste anche una componente interna molto importante. Parliamo in questo caso di predisposizione genetica e aspetto ormonale.

Analisi estetica della pelle del viso

Qualunque sia la causa, la pelle ci manda dei segnali su quelle che sono le sue esigenze e caratteristiche. E’ proprio compito dell’estetista professionale interpretarli e definire così il biotipo cutaneo corretto, ossia la tipologia di pelle.

L’analisi della pelle è un aspetto fondamentale del lavoro dell’estetista. Si tratta del punto di partenza, da cui poi elaborare un programma specifico e personalizzato per trattare l’inestetismo.

L’analisi cutanea professionale prevede la definizione di 5 parametri principali, individuati attraverso una strumentazione scientifica, ossia valutazione del pH, grado di idratazione, quantità di sebo, grado di elasticità, fototipo.

Vediamoli in dettaglio.

  1. Valutazione del pH della pelle
    Il pH viene valutato attraverso il piaccametro, lo strumento elettronico che misura il pH di un liquido. In base al valore riscontrato, l’estetista valuta se è necessario utilizzare prodotti pH-regolatori. I valori fisiologici di pH della pelle del viso variano tra 4.7 e 5.8, dove un pH 5.5 è l’ideale.
  2. Grado di Idratazione
    È importante stabilire attraverso il corneometro il grado di idratazione della cute, per capire lo stato di salute della barriera cutanea che protegge dagli agenti esterni.
  3. Quantità di sebo
    La quantità di sebo contenuta nella pelle viene valutata attraverso il sebometro, il quale permette di misurare la quantità di lipidi, presenti sulla superficie cutanea, fondamentali per classificare se trattasi di una pelle grassa o no.
  4. Grado di elasticità
    Con l’avanzare dell’età la cute perde la sua capacità di essere estensibile. Grazie a questa valutazione si capisce
    se è una perdita di elasticità nella norma, legata quindi al trascorrere del tempo e all’età biologica, o se c’è una sofferenza a livello dermico dovuta a fattori esterni, quali ad esempio il sole.
  5. Fototipo
    In base alle caratteristiche di ogni persona, quali colore della pelle e dei capelli,
    si distinguono 6 fototipi. Una volta determinato quello corretto è possibile consigliare il prodotto solare più adatto.

Grazie a questi valori, l’estetista professionale è in grado di rispondere finalmente alla domanda alla quale tutti noi vogliamo dare una risposta: “Come capisco che tipo di pelle ho?”

– articolo scritto dalla Prof.ssa Erika Sattin – docente di Laboratorio