Da Scuola Primia al mio centro estetico: il racconto di una ex studentessa che si è messa in proprio

Continua il nostro viaggio tra le voci dei protagonisti di Scuola Primia: dopo aver intervistato Veronica e Alessandra – studentesse del corso per minorenni e maggiorenni – abbiamo allargato lo sguardo al mondo del lavoro e abbiamo parlato con Eleonora Sabbadin, un’ex allieva di Scuola Primia che alcuni mesi fa ha inaugurato il suo centro benessere.

Eleonora ci ha parlato del suo percorso scolastico, della sua scelta di mettersi in proprio e delle difficoltà e delle gratificazioni del suo lavoro: ecco quello che ci ha raccontato.

Per prima cosa ci puoi dire come si chiama, dove si trova e da quanto tempo è aperto il tuo centro estetico? 

Sono titolare di “Agape – centro ben-essere”, un’attività che ho aperto nel mese di ottobre 2019 a Noale. Lavoro insieme a mia madre, che segue principalmente la parte dedicata alla naturopatia (massaggio shiatzu, riflessologia plantare…) mentre io mi occupo in particolare di massaggio e trattamenti viso e corpo. La nostra scelta è stata quella di creare un centro specializzato nella cura del benessere della persona, quindi non ci occupiamo tanto di estetica di base quanto, appunto, di trattamenti specifici.

Raccontaci il tuo percorso di studio: come hai deciso di diventare estetista?

Mi sono avvicinata al mondo dell’estetica dopo aver preso il diploma di liceo linguistico. Finite le superiori mi sono trovata a decidere che direzione dare al mio futuro, e ho avuto qualche incertezza: in tanti mi suggerivano di iscrivermi all’università, ma io non ero del tutto convinta che quello fosse il percorso giusto per me. Avevo paura di fossilizzarmi troppo, mentre io volevo fare qualcosa che fosse dinamico e che mi permettesse di stare a contatto con la gente. È stato per questo che ho cominciato a valutare la possibilità di diventare estetista: quello dell’estetica era un mondo che mi interessava e che mi sembrava in linea con le mie attitudini.

Una volta deciso di frequentare il corso per estetista, come hai conosciuto Scuola Primia?

Quando ho deciso di diventare estetista ho cominciato a cercare una scuola che fosse adatta a me, informandomi soprattutto online. Ho valutato varie scuole, un po’ in tutto il Veneto, finché un giorno una mia amica ha pubblicato sul suo profilo Facebook un aggiornamento in cui si parlava di Scuola Primia. Così ho scoperto il sito della scuola, mi sono informata e mi è sembrata la realtà più seria tra tutte quelle che avevo considerato: a quel punto, scegliere di iscriversi non è stato difficile.

Quando è nato il progetto di diventare titolare di centro estetico? L’avevi deciso fin dall’inizio o ci hai pensato dopo aver finito il corso per diventare estetista abilitata?

Fin dal principio avevo immaginato di seguire sia il biennio abilitante che l’anno di specializzazione successivo, quindi posso dire di aver sempre avuto questo progetto. Via via che frequentavo le lezioni e facevo i tirocini, poi, mi sono sempre più convinta che questa fosse la strada giusta per me

Dopo essere diventata estetista specializzata hai lavorato come dipendente o ti sei messa subito in proprio? 

Ho lavorato per diverso tempo come dipendente, e penso che sia un’esperienza fondamentale anche per chi sa già di voler aprire un centro estetico suo. Io ho cominciato in un bellissimo centro a Quinto di Treviso, e poi nel corso dei vari tirocini ho conosciuto tante altre realtà. Per me è stata una palestra utilissima che mi ha fatto crescere molto a livello professionale: nell’ultimo tirocinio che ho fatto, ad esempio, ho avuto la fortuna di poter lavorare con grande autonomia, perché la titolare aveva fiducia in me e mi ha dato via via sempre più responsabilità. Penso che questo mi sia stato molto utile quando ho deciso di mettermi in proprio, perché avevo già esperienza di gestione semi-autonoma di determinate situazioni.

La tua esperienza come tirocinante è stata molto positiva: secondo te qual è il segreto per uno stage efficace?

Io so di essere stata fortunata, perché nel corso dei miei stage mi sono sempre trovata bene con le titolari. Ho imparato moltissimo e, anche se ho sicuramente dato tanto, ho ricevuto molto in cambio. Credo che, quando si comincia un tirocinio, sia fondamentale avere l’approccio giusto, considerarlo come un’occasione per crescere professionalmente, prendere le cose in modo serio e rispettare alla lettera le indicazioni che vengono date dal tutor. Penso che aver frequentato il corso da estetista “da grande”, dopo la fine delle superiori, mi abbia aiutato ad avere questo tipo di mentalità. Quando si è più giovani a volte si commette l’errore di sopravvalutare le proprie forze, o si ha la tendenza a essere un po’ più “ribelli”, e questo può essere molto rischioso nel contesto di un centro estetico, perché quando si è stagisti si lavora direttamente a contatto con le persone, con il loro corpo. Se si fa qualcosa di sbagliato le conseguenze possono essere gravi.

Quali delle materie studiate a Scuola Primia sono state le più importanti per la tua formazione?

È difficile rispondere a questa domanda, un po’ perché tutte le materie sono importanti e un po’ perché – come sempre – molto dipende dal professore e dal suo modo di impostare le lezioni. Personalmente credo che tutto quello che ho studiato mi sia servito, ma se dovessi scegliere una materia in particolare direi senz’altro chimica, che è fondamentale per imparare a valutare il contenuto di un prodotto, e anatomia, che per me è stata essenziale visto che poi mi sono concentrata molto sul massaggio. Ah, e poi ovviamente sono fondamentali i laboratori… e tra questi non posso proprio fare una graduatoria, sono tutti importanti.

Qual è l’aspetto più gratificante del tuo lavoro? E quali sono, invece, le cose più difficili?

Per me è fondamentale creare un buon rapporto con i clienti, e quindi la gratificazione più grande è vedere il cliente soddisfatto del percorso che abbiamo fatto insieme. Come dicevo, io ho scelto di diventare estetista perché è una professione che consente di stare in contatto con le persone, e quando mi accorgo che un cliente ha apprezzato il mio lavoro, o quando scopro che ci ha fatto pubblicità con i suoi conoscenti, per me è una grande soddisfazione, che mi dà la motivazione per continuare sempre con entusiasmo.

Gli aspetti negativi del nostro lavoro, invece, a mio parere riguardano sostanzialmente la gestione di tutti gli aspetti legati alla burocrazia, e il rapporto con i rappresentanti di cosmetici. Va detto, però, che queste difficoltà non riguardano specificamente il lavoro di estetista, ma coinvolgono tutti coloro che hanno un’attività in proprio.

Quando hai deciso di metterti in proprio, hai avuto dei dubbi? Se sì, cosa ti ha aiutato a risolverli?

Dubbi veri e propri non li ho avuti, perché sono sempre stata molto convinta del passo che stavo facendo, ma ovviamente ho avuto qualche momento di preoccupazione o di incertezza. Quando abbiamo ricevuto il controllo da parte dell’Asl, che doveva certificare che avevamo rispettato tutti i vincoli e quindi potevamo aprire, ovviamente mi sono un po’ agitata, perché le normative sono tante e complesse e la burocrazia richiede tempi lunghi. Devo dire che, in questo, è stato fondamentale affrontare tutti i vari passaggi contando sull’aiuto di mia madre, perché essere in due aiuta moltissimo sia dal punto di vista pratico che da quello psicologico.

Cosa diresti a una ragazza che sogna di aprire un centro estetico, ma ha bisogno di un incoraggiamento per “buttarsi”?

Le direi che, alla fine, quello che farà davvero la differenza sarà la sua motivazione personale, quindi le suggerirei di pensare bene alle ragioni per cui le piacerebbe intraprendere questa carriera. Se è motivata e convinta, è pronta per buttarsi. Se invece ha scelto di aprire un’attività in proprio solo perché le sembra una soluzione “comoda”, allora è meglio che ci ripensi. Aprire un centro estetico è un’avventura estremamente impegnativa dal punto di vista economico, ma anche da quello mentale e fisico. Bisogna essere disposti a investire la propria vita, quindi è una scelta che va fatta solo se si è veramente determinati a riuscire. In cambio, devo dire che si ricavano tante soddisfazioni: io ho lavorato come dipendente e ho avuto delle ottime esperienze, ero veramente contenta, quindi non ho deciso di mettermi in proprio perché il mio vecchio lavoro non mi piaceva, ma perché il lavoro di titolare è quello più adatto al mio carattere, alle mie attitudini. Questo secondo me è il segreto per avere successo: ci vogliono consapevolezza, motivazione e coraggio.

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